Studio Anghileri nasce nel 1975 a Bergamo e trova la sua identità più profonda negli anni ’80, quando si insedia nell’antico palazzo bramantesco dietro la Basilica di Santa Maria Maggiore, nel cuore di Città Alta. Questo luogo, carico di storia e stratificazioni, non è solo una cornice, ma diventa matrice di un pensiero progettuale che si interroga costantemente sul rapporto tra memoria e innovazione.
La progettazione, per SA, non è mai un semplice esercizio di stile o una risposta funzionale: è un atto critico, un processo aperto che si nutre di domande più che di risposte. Ogni progetto nasce dall’ascolto del contesto, dalla lettura delle sue tensioni e delle sue potenzialità latenti. La storia non è un vincolo, bensì un materiale vivo, da piegare e reinventare attraverso la progettazione.
In questa prospettiva, la figura del progettista – incarnata da Daniele Anghileri – si fa mediatore tra esigenze della committenza, istanze della contemporaneità e memoria dei luoghi. L’atto progettuale si trasforma in una pratica di negoziazione, dove la trasparenza e la formula “super-partes” garantiscono un equilibrio tra tutti gli attori coinvolti: artigiani, imprese, tecnici, fornitori. La consulenza non è solo controllo, ma cura, attenzione ai dettagli, responsabilità etica.
L’innovazione, in SA, non si traduce mai in rottura gratuita, ma in sperimentazione consapevole: materiali, tecnologie, soluzioni costruttive sono scelti e testati per dialogare con la storia e con l’ambiente. La progettazione diventa così un dispositivo di relazione, capace di generare spazi site-specific, emozionali, in cui arte, artigianato e tecnologia convivono senza gerarchie prestabilite. La sostenibilità non è un’etichetta, ma una postura progettuale che permea ogni scelta, dal dettaglio costruttivo alla scala urbana.
In un’epoca segnata da globalizzazione, climate change e omologazione, SA rivendica la necessità di una progettazione autentica, originale, capace di resistere alle logiche della speculazione e della serialità. L’etica del progetto si traduce in meritocrazia, rispetto dell’ecosistema, attenzione alle persone e ai processi. Ogni intervento – dall’interior all’exterior design, dalla consulenza tecnica alla progettazione di oggetti – è occasione per ridefinire il senso dell’abitare e del costruire.
I lavori di Studio Anghileri, testimoniano una ricerca ininterrotta: la progettazione come spazio di possibilità, come luogo di incontro tra passato e futuro, tra regola e invenzione. In questo orizzonte, la storia non è mai nostalgia, ma risorsa per immaginare nuovi scenari dell’abitare.
Dagli anni ’80, Studio Anghileri si distingue per una produzione progettuale che attraversa molteplici tipologie e scale di intervento: da complessi industriali a palazzi storici della Curia Vescovile, chiese e cappelle monumentali, negozi, fino ad appartamenti e loft in bioedilizia. Ogni progetto è occasione per mettere in discussione i confini tra funzione e significato, tra spazio pubblico e privato, tra permanenza e trasformazione. La progettazione di ogni singolo oggetto, realizzato in collaborazione con abili artigiani, nasce da un dialogo serrato con la committenza e con il luogo, in una tensione continua tra identità e alterità, tra memoria e invenzione.
In questa prospettiva, la materia costruita non è mai solo materia, ma diventa racconto, stratificazione di esperienze, dispositivo di relazione. L’attenzione al dettaglio, la personalizzazione degli spazi e degli arredi, la ricerca di soluzioni bioedilizie e sostenibili, testimoniano una progettazione che si fa processo aperto, capace di accogliere la complessità del reale e di restituirla in forme sempre nuove. Così, la città, la casa, il negozio, la chiesa diventano luoghi di esperienza, di attraversamento, di identità plurali, in cui l’abitare si trasforma in un atto di consapevolezza e di scoperta.
Oggi, Studio Anghileri si sta specializzando sempre di più anche nell’ambito della normativa edilizia e nella risoluzione delle complesse problematiche derivanti da irregolarità costruttive o di altra natura. Questa evoluzione nasce dalla consapevolezza che la progettazione non può prescindere dalla conoscenza approfondita delle regole che governano il costruire e dalla capacità di affrontare le sfide poste dalla realtà amministrativa e tecnica. Grazie alla collaborazione con una rete di professionisti – ingegneri, legali, urbanisti, consulenti di diversi ambiti – lo studio si impegna a tutelare il committente in ogni fase del processo, anticipando i rischi e offrendo soluzioni che guardano anche al futuro. In questo modo, la progettazione si fa ancora una volta spazio di responsabilità, di ascolto e di cura, capace di coniugare visione e concretezza, tutela e innovazione.